da Confcooperative Vicenza

Approvato il Testo Unico del Vino

Il 21 settembre 2016 il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha comunicato che è stato approvato dalla Camera dei Deputati all’unanimità il Testo Unico del Vino, che attende ora l’esame del Senato, dove le forze politiche si sono impegnate affinchè i tempi di approvazione siano abbastanza brevi.

Il provvedimento, secondo quanto dichiarato dal Ministro Maurizio Martina, mira a rendere il vino italiano sempre più forte e all’avanguardia in Europa, dando alla filiera nuovi strumenti operativi. La legge è composta da 90 articoli ripartiti in 8 titoli: “definizioni” del settore; la produzione viticola; la produzione dei mosti e dei vini; la produzione dei vini a denominazione di origine controllata; la produzione degli aceti; l’etichettatura e la commercializzazione; i controlli e le sanzioni.

Il Testo Unico del Vino raccoglie, aggiorna, ottimizza tutte le norme esistenti, armonizzandole anche con recenti normative europee raggiungendo così un risultato storico, che renderà le imprese del settore maggiormente competitive anche nei mercati internazionali, riducendo la burocrazia ma aumentando gli standard di qualità, trasparenza, tracciabilità e tutela delle produzioni e dei consumatori. In proposito il Viceministro del MIPAAF Andrea Olivero ha affermato che “il Testo Unico può dare ulteriore slancio a un comparto che, con i suoi numeri consistenti, già traina il made in Italy agroalimentare”.

Tra le novità più significative apportate dalla riforma:
– è prevista una disposizione sulla salvaguardia dei vigneti eroici o storici, al fine di promuovere interventi di ripristino recupero e salvaguardia di quei vigneti che insistono su aree soggette a rischio di dissesto idrogeologico o aventi particolare pregio paesaggistico;
– i controlli sulle imprese del settore vitivinicolo confluiscono nel registro unico dei controlli (RUCI) a prescindere se siano o no imprese agricole;
– per quanto riguarda il sistema sanzionatorio, viene introdotto il ravvedimento operoso con riduzione delle sanzioni amministrative pecuniarie, per violazioni riferite a comunicazioni formali e qualora non sia già iniziato un procedimento da parte dell’organismo di controllo;
– a tutela del Made in Italy viene previsto che l’Agenzia delle Dogane renda disponibili sul proprio sito internet le informazioni relative alle importazioni di prodotti vitivinicoli;
– le bottiglie di vino DOCG devono essere sempre vendute munite di uno speciale contrassegno, stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, applicato in modo da evitarne il riutilizzo;
– viene istituito uno schedario viticolo dove deve essere iscritta ogni unità vitata idonea alla produzione di uva da vino e contenente le informazioni aggiornate sul potenziale vitivinicolo;
– infine è stato ridotto da dieci a sette anni l’arco temporale entro il quale un vino DOC può richiedere il riconoscimento DOCG.