La settimana scorsa Confcooperative ha accolto presso la sede sociale di Via Mazzini Giacomo Possamai. Il candidato sindaco, nonché consigliere regionale, ha esordito spiegando che la spinta a candidarsi viene dal fatto che la città di Vicenza ha davanti a sé anni determinanti per l’assetto futuro. Fattori come la TAV, il PNRR e la configurazione degli ATS (ambiti territoriali di servizi) sono destinati a determinare un cambiamento profondo nel volto della città berica.
Gli ATS in particolare, che dovrebbero essere i soggetti destinatari di fondi del PNRR e incaricati della loro gestione, destano nel candidato qualche preoccupazione: il Veneto è in netto ritardo rispetto ad altre regioni nella loro istituzione e regolarizzazione. Possamai evidenzia la necessità di disegnare con precisione a livello di normativa regionale le modalità e i confini entro cui ciascun soggetto coinvolto (Comuni, ULSS, enti di categoria ecc.) deve muoversi.
Il candidato sindaco ha esposto con chiarezza le priorità del suo programma: Vicenza da un lato deve assumere un ruolo guida e capofila nei confronti degli altri comuni della provincia, dall’altro deve sviluppare strategie di rete con le altre province della regione. In questa ottica è essenziale fare squadra con le realtà del territorio co-progettando le strategie zona per zona. Diversamente, osserva Possamai, Vicenza rimarrà la città delle opportunità mancate.
Dopo questa introduzione si è passati al confronto con i membri del consiglio provinciale di Confcooperative affrontando diversi nodi, a partire dalla questione giovani. Il candidato ha esposto la sua intenzione di predisporre un progetto organico focalizzato sui luoghi di aggregazione a livello di quartiere. Le circoscrizioni sono state abolite senza essere state sostituite e ora si sconta l’assenza di spazi dove coltivare il senso di comunità. La risposta profilata da Possamai è un tavolo di coprogettazione con realtà del territorio in grado di ragionare quartiere per quartiere sui bisogni di spazi e servizi dei giovani.
Il tema si collega all’Università: Vicenza, osserva Possamai, si è trovata a essere città universitaria “suo malgrado” ospitando una popolazione studentesca di circa 5.000 unità ma mancano i servizi (mensa, studentato, piste ciclabili). Urge quindi intervenire sugli spazi fisici e sulla mobilità.
Il mondo cooperativo ha poi espresso criticità sulla logica degli appalti, che costringe le cooperative a concorrere tra loro. Il candidato concorda sul fatto che, per far ripartire il territorio, la logica del ribasso vada superata: bisogna piuttosto puntare a valorizzare gli attori sociali come le cooperative locali, dotate di storia e rappresentanza.
Possamai ha ribadito il suo progetto di rivestire Vicenza di un ruolo di leader: una capofila forte è infatti un interlocutore autorevole nei confronti degli enti coinvolti e nel guidare le politiche sociali facendo sentire la propria voce in materia come immigrazione, tutela dei minori e dei disabili e tutela del patrimonio ambientale, in particolare quello agricolo.
